Mario Bragato

Mario Bragato è nato a Venezia nel 1940, dove si è diplomato in pittura all'Istituto d'Arte ai Carmini. Attualmente vive sull'isola di Sant'Erasmo, nella laguna veneta.
Pittura e scenografia sono sempre state alla base della sua vita creativa. Dopo le esperienze presso il laboratorio di scenografia Parravicini di Roma, è stato scenografo al Gran Teatro "LA FENICE" di Venezia. E' stato bozzettista per compagnie di prosa in tutto il mondo.
Come pittore ha esposto da solo o in gruppo in varie città italiane ed europee, come Amburgo, Monaco, Memmingen, Innsbruck, Villach, Roma, Trieste, Belluno, Bologna, Venezia... Inoltre fa parte dell'Associazione Culturale Europea.

 

Nota critica: "l disegni di Mario Bragato, pur nella loro essenzialità, rappresentano la materializzazione di complesse elaborazioni introspettive, oscillanti tra la superficie dell'esperienza cosciente e le complesse, intimistiche profondità dell'Io più segretamente celato. ll manto intrigante di una esaltante sensualità, screziata di una sorta di nobile dolore, di un disperato bisogno di "contatto" totale - anima e corpo -, si adagia sulle plastiche movenze di corpi intrecciati ad atmosfere di rarefatta contemplazione, disegnati da una mano sicura delle proprie esperienze. Ne viene fuori una agone sublime - trasfigurante tematiche esistenziali oltre ogni confine temporale - che lascia aperto un lacerante punto di domanda: alla fine, chi vincerà?"

- Giuseppe Risica -

 

Intervista al pittore Mario Bragato,
che vive e dipinge da diversi anni sull'Isola di Sant'Erasmo.

  • Da quanto tempo dipingi?
  • Da sempre. Credo di aver prima imparato a disegnare e solo dopo a mangiare. Mi affascinavano molto da ragazzino i Maddonnari, che incontravo per le calli a Venezia, e da allora mi venne il desiderio di dipingere anch'io. Poi, a parte la scuola d'arte (Istituto d'Arte ai Carmini), il primo amore fu per il teatro, le scenografie del teatro: mi pareva l'unico luogo dove potevo trovare facilmente grandi spazi per dipingere, pertanto presi un primo contatto con il "Teatro La Fenice", senza conoscere nulla di scenografia: fu un amore precoce.
  • Quanti anni avevi?
  • Avevo soltanto diciott'anni, e mi sentivo handicappato perché non avevo studiato scenografia, e per questo pensai di andare a Roma, presso una bottega di scenografi, e lì ebbi la possibilità d'imparare facendo un lungo tirocinio di circa un anno. Tornato a Venezia, fui assunto per produrre scenografie presso una ditta della città. Ho mescolato i due aspetti: scenografia e pittura.
  • A che tipo di pittura ti sei orientato?
  • Ho sperimentato diverse correnti, per soffermarmi su una pittura neo-impressionista, molto libera, di paesaggi e figure. In questi ultimi tempi, essendo restato a vivere a Sant'Erasmo, ho dedicato la mia pittura a soggetti paesaggistici di Sant'Erasmo e della laguna.
  • Quali pittori ti hanno maggiormente influenzato?
  • Il primo pittore con il quale ebbi occasione di lavorare fu Emilio Vedova. Conobbi e lavorai anche con Salvador Dalì, con Manzù, Montressor, Gianquinto, Basaglia, Zancanaro... Chi mi ha influenzato maggiormente sono stati gli impressionisti francesi, che certo non ebbi occasione di conoscere!
  • Quando hai cominciato ad avere il successo desiderato?
  • In Germania e in Austria, negli Anni Ottanta, ho allestito mostre di pittura, lavorato come scenografo, ed ho avuto un buon esito per quanto riguarda la pittura, con l'apprezzamento dei soggetti specialmente lagunari. Ad Amburgo, Monaco, Memmingen, Innsbruck e Villach. In Italia ho esposto a Roma, Trieste, Belluno, Bologna...
  • Sei originario di Sant'Erasmo?
  • No, sono originario di Venezia, ma da parte di madre ho origini anche santerasmiane.
  • E come ti trovi sull'isola?
  • Benissimo. Questa casa la possedevo dagli Anni Settanta. Non avrei pensato mai di poterci abitare, con tutti i disagi dell'essere un'isola. Ora mi chiedo perché non ho fatto questa scelta prima, ma solo nel 1990!

Design by Laura Contarelli